Trattamento

 

Trattamento Chirurgico ragade anale

La chirurgia della ragade anale può essere proposta in caso di ragade cronica o complicata, o quando il dolore persiste in modo significativo o ripetuto malgrado la terapia convenzionale.

Il trattamento medico della ragade anale cronica, si compone attualmente unguento di nitroglicerina ad uso topico, l’iniezione di tossina botulinica o di bloccanti dei canali del calcio, del diltiazem o della nifedipina, che nella ragade anale acuta o cronica e in quella dei bambini possono essere applicati con una possibilità di recupero leggermente maggiore rispetto ad un placebo.

Per ragade cronica negli adulti, tutti i trattamenti medici sono molto meno efficaci rispetto alla chirurgia.

bibliografia Cochrane

Alcuni dei nuovi agenti studiati sembrano promettenti sulla sola base dei singoli studi (olio di garofano, sildénifil e « idratanti »), ma mancano di un confronto con i farmaci tradizionali

  1. Sfinterotomia laterale interna
  2. Si tratta di una  sfintero-leiomio-tomia parziale. Vale a dire, una sezione parziale accurata e prudente della muscolatura liscia dell’ano.

    Sezione paziale dello sfintere anael interno.  liberare la contrattura sfinterica,
    diminuire i dolori durante la defecazione e permettere secondariamente  alla ragade di cicatrizzare.

  • tasso d recidive < 5%
  • tasso incontinenza ai gas ( +/- ) 8 %

Più di nove su dieci pazienti che hanno ricevuto questa procedura si dicono soddisfatti

Questo metodo rischia di far comparie i segni di incontinenza che sono solitamente presenti una volta su tre immediatamente dopo la procedura, ma che di solito scompaiono entro poche settimane.

La sfinterotomia si svolge, in anestesia generale o loco regionale durante la quale viene addormentata unicamente la parte inferiore del corpo.

In caso d’anestesia generale, un blocco Pudendale potrà essere effettuato. Ovvero una iniezione di calmante direttamente nel nervo sensitivo dell’ano, che permetterà di dare sollievo al paziente per le 12 prime ore.

Il miglioramento dei fenomeni doulorosi segue abbastanza rapidamente  (una settimana) .

I tempi di cicatrizzazione sono più lunghi (cinque settimane).

 

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